sabato 5 febbraio 2011

sdrumo

essì! ci sono serate come la appena passata in cui, dopo la sverginatura anale applicata ai gestori di locali di sollazzo pubblico, il cornetto con la panna fresca, seppur un po' smontata, racchiude in se tutta la potenza dell'apostrofo rosa tra le parole "porco" e "dio".
un po' come le lasagne surgelate delle 1:30 AM mentre ancora clienti/amici/musici/ditanelretto si confondono fra i fantasmi della retina di due umanoidi circa-pensanti.
ma il rientro a casa, la placida preghiera al dio della panna e del letto, riporta le membra aspiranti scrittori e dormienti sognatori alla realtà.
che la campana suoni anche per voi.

lunedì 10 gennaio 2011

zitti tutti! stiamo cercando un aifone!

bene...
alcuni hanno un dono: cagare il superpornominchione! degenerare situazioni, accertarsi che tutto vada per il verso sbagliato sono altri metodi per accontentare coloro i quali credono di potersi permettere tutto, ma proprio tutto in qualunque situazione. c'è chi, durante pubblici concerti privati si indegna di aspirare ad un abbassamento notificato per emicrania del noto malissimo volume audio, e chi, non parco della precedente bellica esperienza, ne decide la fermata in (quasi) piena corsa per la smaniosa ricerca di un tecnologicissimo e statusimbolico oggetto tecnologico...insomma: fanculo!

mercoledì 29 dicembre 2010

MAI!

capra
questa è la prima parola che possa aprire le danze in questo sobrio non-luogo quale può essere un blog.
un blog di racconti, di farloccate, di memorie più o meno imbarazzanti di chi, come chi vuol metterci mano, racconta le avventure di un luogo, che non-luogo non è, e dei suoi più o meno saltuari frequentatori.
è un posto fisico a quanto pare pieno di elfi. chi ci passa la maggior parte del tempo ha a che fare con chi dell'arte sostiene farne la sua vita. dove per arte si intende in modo più o meno vago di musicanti non di brema...purtroppo.
siamo qui come narrazione corale di buffe, belle, stravaganti esperienze che colmano la vaga vita di un gestore di un pub.
il tempo perso appresso a richieste, uscite, proposte e insulti di pubblico più o meno pagante.
insomma, un circo che degli animali conserva prevalentemente l'odore e nemmeno l'ombra di un pelo.
il tempo investito nelle inevitabili risa di compiacimento di un pollo e di una capra blu.
lo spazio è misero, la roba è tanta, la voglia un po' meno, la gente troppa!
ci proveremo.

paly